1194 Alfio Garrotto Articoli
22 giugno, 2019

Sindrome metabolica: migliorare la qualità di vita con il mini bypass gastrico

Per 20 anni mi sono occupato di chirurgia d'urgenza. Svolgendo questa attività mi sono reso conto che soprattutto al Sud c'era almeno un 60% di popolazione che soffriva di problemi legati alla sindrome metabolica. Quasi per caso Mi sono accorto che i pazienti sottoposti ad un intervento di Bilroth 2 per l'ulcera, avevano avuto sensibili miglioramenti nella loro condizione di diabetici. È nata così in questo modo la mia curiosità per il campo del diabete e delle cardiopatie. Partivo da un quesito di fondo: perché c'erano pazienti che pur mangiando pochissimo crescevano di peso in modo abnorme? Compresi ben presto che si trattava di un problema genetico ed ereditario. Certo non avrei potuto modificare il loro Dna ma avrei potuto cercare di migliorare la loro condizione di vita. Questo tipo di problematiche sembrano, inoltre, particolarmente diffuse nel Sud Italia infatti me ne accorsi di persona quando lavoravo a Torino: quasi tutti i pazienti cardiopatici, obesi o scompensati arrivavano dal meridione. Mi sono perciò cominciato a interessare di chirurgia metabolica

La sindrome metabolica, o sindrome da insilino-resistenza, non e’ una singola patologia, ma un insieme di fattori di rischio che aumentano fortemente le probabilità di sviluppare malattie cardio-vascolari, cerebrali (ictus) e diabete ed e’ fortemente correlata a una condizione di sovrappeso o obesità. L’ OMS ha dichiarato nel 2014 l’obesità come ‘’epidemia’’, ma la qualità o la quantità di cibo non è la questione chiave di queste problematiche. Nella sindrome metabolica sono coinvolti un gruppo di ormoni, una massa di soldati che si muove ogni volta che mangiamo e che scatenano un vero e proprio bombardamento nell’organismo che porta all'aumento eccessivo del grasso viscerale. Inoltre nei soggetti malati le secretine intestinali producono una risposta ormonale esagerata, il pancreas viene stimolato e come primo effetto si genera iperinsulinemia e successivamente il diabete di tipo 2.

Bisogna perciò comprendere che diabete di tipo 2 ed obesità non sono malattie in quanto tali ma sono un sintomo della stessa malattia, che può portare in alcuni casi alla cardiopatia, in altri all'ipertensione, inquadrati tutti all'interno della sindrome metabolica.

Dal 2009 a oggi il 90% dei pazienti da me visitati per sindrome metabolica sono stati sottoposti a intervento di mini bypass gastrico (dell’amico Dr. Robert Rutledge) i pazienti operati sono stati circa 3000. Ho scelto questa tecnica perché permette di avere ottimi risultati, infatti tutti i pazienti migliorano in modo eccellente la qualità di vita, hanno un calo ponderale perdendo dal 80% al 100 % del sovrappeso, e hanno una eccellente remissione delle comorbilità, infatti la sindrome delle apnee notturne grave regredisce in circa il 99% dei casi, l’ipertensione nel 72% dei casi, il diabete di tipo 2 nel 85-90% dei casi, l’ipertrigliceridemia nel 92% dei casi

Ovviamente diventa fondamentale conoscere approfonditamente la storia del paziente, la sua alimentazione e lo stile di vita, cosi’ dopo una corretta valutazione del paziente e dei suoi fattori eziopatogenetici posso personalizzare e ottimizzare l’intervento di mini bypass gastrico per ottenere per ognuno di loro un risultato ottimale

La mortalità di questo tipo di pazienti, senza un intervento mirato, raggiunge vette del 50 o 60%. Mentre con il mini bypass gastrico, secondo alcuni studi dei miei colleghi giapponesi, la vita si allunga di oltre 10 anni, l'organismo reagisce ed aumenta le difese organiche nel tempo, si riduce la possibilità di ammalarsi di un tumore di origine alimentare.

Quando si migliora la condizione dei pazienti con sindrome metabolica si ha una notevole diminuzione della spesa sanitaria, infatti diminuisce drasticamente la prescrizione di farmaci, di visite specialistiche cardiologiche, ortopediche pneumologiche ecc.

Alfio Garrotto